Grandissimo il successo riscontrato con la folta partecipazione alla prima edizione del concorso per designer Officine Ceramiche Award 2022:
75 i partecipanti iscritti che hanno inviato regolarmente le loro opere nei tempi previsti dal bando.
18 i paesi di provenienza, molti di natura extracontinentale come Brasile , Iran, Stati Uniti, Korea del sud solo per citarne alcuni.
Naturalmente la parte del leone l’ha fatta il nostro paese con ben 47 partecipanti da 8 regioni diverse. E prime fra tutte è emersa la nostra Regione Campania con tutte e quattro le province rappresentate.
Fittissimi gli incontri della commissione da me presieduta con enorme piacere e soddisfazione che ricordo altresì composta da Claudio Gambardella, Matteo Zauli, Enrico De Nicola e Marco Alfano. Terminata la fase preliminare concernente il riscontro della regolarità delle opere inviate si è entrati subito nel vivo del concorso con la visione delle stesse e le prime selezioni.
Ricordo brevemente qual è stato il filo conduttore che ha animato il concorso:
Il lavoro cambia, cambia il luogo del lavoro: oggetti, attrezzature, strumenti. Il concorso di Officine Ceramiche Award 2022 ha voluto presentare, insieme con i risultati delle tendenze di lungo periodo, anche le soluzioni suggerite dalle circostanze più recenti e dai nuovi equilibri imposti dalla stagione pandemica. Anche a emergenza terminata il luogo e i tempi del lavoro è oramai mutato. Il concorso di design collegato alla manifestazione MATRES 2022 ha invitato designer e artisti ad una riflessione sui nuovi scenari, con particolare attenzione alla sostenibilità del prodotto e all’uso di materie prime green. Officine Ceramiche Award 2022 ha cercato di promuovere in primis il superamento del confine più o meno netto tra arte contemporanea, design da collezione e arti applicate; ha invitato dunque con la challenger artisti e designer a candidare sculture, oggetti d’uso quotidiano fatti a mano, anche solo parzialmente prodotti in ceramica – (tra le features era infatti consentito l’utilizzo di altri materiali in modo non prevalente) – creati negli ultimi due anni. Le opere dovevano avere queste caratteristiche: essere un unicum o prodotto in edizione limitata, di proprietà dell’artista candidato e non vincitore di altri premi. inoltre per ragioni strettamente espositive della sala la candidatura era limitata ad un sol pezzo per opera, mentre venivano privilegiate sempre per le stesse ragioni quelle di dimensioni inferiori a 250x250x200 mm. Eventuali opere di dimensioni maggiori venivano comunque accettate e collocate diversamente dalla commissione. Sulla base delle opere pervenute, censite successivamente nell’elenco ufficiale, bollinate dalla commissione e attentamente vagliate dopo diversi incontri calendarizzati dalla stessa nella sede espositiva del Complesso di S.Giovanni in Cava de’ Tirreni veniva elaborata la classifica finale basata su logiche aritmetiche e derivante da una successiva griglia valutativa composta dai sei punti estratti dal bando pubblicato e assegnando poi ad ognuno un punteggio da 1 a 10 con i seguenti valori: a) sostenibilita’; b) oggetto da collezione; c) soluzione smart post covid; d)multimaterialita’; e) dimensioni; f) creativita’ /originalita’. Nel complesso le opere hanno raggiunto un adeguato livello qualitativo sia nell’uso specifico del materiale ceramico sia nella scelta delle tecniche per la realizzazione delle stesse. Pochissimi, però con giudizio unanime in commissione, hanno centrato gli obiettivi indicati nella categoria design. In conclusione l’oggetto di design che a giudizio della commissione da me presieduta ha centrato quasi tutti gli elementi indicati dal bando raggiungendo un ottimo punteggio finale e distaccandosi nettamente dagli altri concorrenti è quello di PATRIZIO BORTOLONI E DALILA INNOCENTI. Al secondo posto si posiziona GABRIELE RESMINI che si afferma soprattutto per la sua creatività e uso delle forme. Al terzo posto si posiziona LOREDANA AVAGLIANO per la sua crescita artistica che assieme alle linee minimali dell’oggetto presentato risponde pienamente alle richieste indicate dal bando, peccando forse soltanto nel mancato uso contemporaneo di altri materiali che sicuramente avrebbero arricchito lo stesso. La commissione infine ha voluto assegnare un ulteriore riconoscimento fuori concorso: il premio segnalazioni a ELISA D’ARIENZO per la sua originalità nell’uso della forma ceramica declinata al pari di un racconto.
I premio OCA Officine Ceramiche Award 2022 P. Bartolini e D. Innocenti
II premio OCA Officine Ceramiche Award 2022 G. Resmini e L. Pellegrini
III premio OCA Officine Ceramiche Award 2022 L. Avagliano
Menzione OCA Officine Ceramiche Award 2022 E. D'Arienzo