Le grandi arcate, presenti alla base del trono della Mater, logo del Matres Festival, in riferimento ai singolari portici della città di Cava de’ Tirreni, un unicum per il sud Italia, sono ripresi nell’opera corale presentata nella prima edizione del 2018. Il rimando è a questa città, che ha visto nascere il Festival “Matres” anch’esso simbolo di territorialità, riferito alle famose Matres Matutae del Museo Archeologico di Capua. Sempre le arcate, realizzate nell’opera evocano inoltre un antico matroneo, spazio architettonico originariamente destinato ad accogliere unicamente le donne. Il matroneo, e il suo concetto di segregazione, è quindi finalmente liberato per la discesa in città della moltitudine delle donne che l’attraversano e la popolano. E’ la forza e la conquista della donna ad un immaginario matriarcato che simbolicamente viene rappresentata e dà inizio allo sviluppo di un nuovo paradigma della storia umana: “la forza delle donne”, quindi – Matres la Città delle Donne – (Miriam Gipponi)