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La sostanza della forma

Immagini e connessioni di continuo ci attraversano, come vuoti a perdere dove la sostanza della forma progressivamente svanisce

VICEPRESIDENTE PANDORA ARTISTE CERAMISTE APS

Salerno Italia

MIRIAM GIPPONI

come svanisce l’identità della persona: esperienze creative in risposta alla ricerca del sé.

In un mondo pervaso da immagini e connessioni che scorrono e ci attraversano continuamente, svuotate nel contenuto come dei vuoti a perdere, la sostanza della forma progressivamente svanisce come svanisce l’identità della persona che si annulla nella virtualità di un’“esistenza” parallela.
Mai come oggi, dove il senso di spaesamento e mancanza d’identità è sempre più manifesto, si rendono necessari la ricerca di una cura e di un ripensamento dei valori e delle priorità che hanno portato a tanto. L’invadenza della tecnologia ha progressivamente generato una separazione tra mano e mente, tra tecnica e scienza, tra arte e mestiere, con conseguenti sofferenze della psiche. Ecco allora che l’attività tattile dell’atto creativo del manipolare la creta e generare un manufatto è una delle principali pratiche che pone in relazione la mente e la mano in una esperienza unica e totalizzante, ricca di emozioni e sensazioni che restituiscono l’interezza del sé! 
La terra argillosa, madre di tutte le creazioni ceramiche, che fin dalle origini ha accompagnato gli umani da cacciatori ad allevatori, tuttora può rappresentare uno strumento di guida per la ricerca del sé.
È nella forma, nella manipolazione che progressivamente la affina e nella progettazione in farsi, che si radica nella mente la prefigurazione di un reale possibile che diviene un tutt’uno con chi lo ha generato. La forma diviene qui sostanza poiché la consapevolezza del processo, delle possibili tecniche che il mezzo consente, delle scelte creative di chi la realizza, ne rafforzano l’identità, dando al tutto il giusto significato. 
È da considerare irrinunciabile l’esperienza tattile e concreta del fare, soprattutto per le nuove generazioni che, sempre più connesse alla realtà virtuale, danno sempre meno spazio alla concretezza dell’attività manipolativa.
L’utilizzo consapevole della ceramica come mezzo e strumento dal valore complesso e dall’ampio respiro rappresenta il percorso tracciato dall’Associazione Pandora Artiste Ceramiste nei suoi anni di attività, insieme alla ricerca dell’identità e dell’affermazione delle donne in ambito artistico e artigianale e non solo.
Numerosi e su più fronti sono i progetti sviluppati da Pandora, sempre guidati dalla consapevolezza che la ceramica possa essere una grande risorsa, sia come mezzo e strumento creativo ed educativo, al rispetto di sé e dell’altro, ma anche occasione per l’incontro di idee, persone e culture diverse. Pertanto il principio guida di Pandora è quello del confronto tra donne che condividono le proprie esperienze, competenze e tecniche attraverso la ceramica, ben consapevoli della potenza di questo mezzo e del potere della bellezza come strumento di cura dai più ampi risvolti.
Tra i progetti, le opere collaborative, o ancor meglio “Corali”, realizzate nel tempo dall’Associazione, sono divenute la sua nota distintiva: un vero momento di condivisione espressiva e di creazione comune delle ceramiste.
Dalla relazione e dallo scambio tra artiste sono nati progetti ed eventi con uno sguardo al femminile, con la speranza di veicolare un processo culturale di cambiamento. Una speranza che si concretizza in fatti riappropriandosi di legami e relazioni interrotte, attraverso in una visione nuova e globale che va dall’Occidente all’Oriente per generare arte con radici antiche e sguardo al futuro.

BOX

LA CORALITÀ DI PANDORA
Le opere collaborative, espressione dell’arte relazionale realizzate nel tempo da Pandora, sono di volta in volta sintesi delle capacità umane e creative condivise delle artiste provenienti da più parti. Energie ed esperienze che si uniscono e si alimentano per generare lavori unici, espressione di un’azione creativa che dal locale e le sue tradizioni si lega concretamente ad una visione globale e contemporanea.

immagini

Particolari dell'opera collaborativa "Pandora Donne di Terra Donne di Fuoco" Bruxelles Parlamento EU 29/9-2/10 2015. Dal 2020 l'opera fa parte della collezione contemporanea del Museo Nazionale Archeologico di Pontecagnano (SA)

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