0
0,00  0 prodotti

Nessun prodotto nel carrello.

Matres Naturantis

Presidente APS Pandora Artiste Ceramiste

Cava de' Tirreni Salerno Italia

Anna Rita Fasano

Giunto alla quarta edizione, finalmente in presenza dopo i due anni di pandemia, il Matres Festival Internazionale di Ceramica al Femminile si è svolto dal 25 al 28 agosto scorso tra le due città di antica tradizione ceramica, Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare. Per quattro giorni le due città hanno parlato e vissuto di ceramica in un percorso che unisce cultura, tradizione ed interazione con il territorio. Il tema del festival è stato “Naturantis” e le opere in mostra e tutto il programma hanno ruotato attorno ai temi della green-evolution, ambiente ed economia sostenibile. Molto ricco di eventi, il programma di questa edizione si è incentrato su espressioni di nuove “visioni” a sostegno di un mondo globale senza confini, dove i territori diventano i luoghi di interazione collettiva ed integrazione di saperi e conoscenze. Da qui le donne, grazie alla loro antica arte, hanno lanciato un richiamo a tutti per ritessere la trama della società con nuove visioni di cura per il coinvolgimento globale delle persone partecipanti per una presa di coscienza verso il rispetto della persona e del pianeta. Tante le iniziative organizzate per questa edizione del Matres Festival: esposizioni personali e collettive, laboratori di tecniche Raku e cotture sperimentali, laboratori per bambini, adulti, persone con disabilità, mercatini, incontri, convegni, dibattiti, presentazione di libri, laboratori aperti, musica, cene ed eventi di promozione sociale. Il Matres ha ottenuto il patrocinio della Regione Campania, in collaborazione con i comuni di Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare, il CNA di Salerno e il KWCA. 

    Grazie alla partecipazione di oltre trecento artiste provenienti da tutto il mondo il Matres Festival ha consolidato la sua rilevanza internazionale e ciò, nell’intento di promuovere e far conoscere le esperienze delle tante donne dedite a lavorare nel settore ceramico dell’artigianato e del design industriale. Oltre alla partecipazione di numerose artiste italiane sono confluite al Festival artiste di ben altre 28 diverse nazioni: Belgio, Francia, Austria, Spagna, Grecia, Irlanda, Svezia, Croazia, Lituania, Germania, Malta, Repubblica Ceca, Regno Unito, Russia, Israele, Olanda, Svizzera, Polonia, Tunisia, Algeria, Iran, Iraq, Argentina, Brasile, Cile, Korea Del Sud, Nord America, Tailandia, India, Sud Africa. Si è trattato di un evento prestigioso, occasione di rilancio della centralità della donna ed importante spazio culturale di elaborazione di un nuovo modello di relazioni che parte dalla “pratica del fare” di donne artigiane ed artiste.

     In questa edizione corredata da 32 mostre tra collettive, personali ed installazioni, è stata evidenziata la priorità del tema “natura” e della materia “terra”. Oggi la sfida più importante per l’intero settore si chiama sostenibilità, e con ciò anche la riduzione dell’impatto ambientale del ciclo produttivo della ceramica. Da anni l’associazione Pandora è impegnata nella promozione di iniziative per la tutela dell’ambiente per la ricerca di un mondo più sostenibile con azioni di sensibilizzazione al rispetto ambientale ed il riciclo dei prodotti ceramici. Occorre produrre un radicale cambiamento nell’evoluzione del pensiero umano dove il rispetto della persona, del pianeta e dell’ambiente che ci circonda sono la priorità a partire del rispetto del sé. Anche il settore ceramico deve inserirsi nella logica di un’economia circolare per il rispetto dell’ambiente, del pianeta e di tutti noi.

La sostenibilità del settore ceramico necessita di una profonda e coordinata analisi del suo ciclo di vita, dall’estrazione alla produzione di materie prime fino alla demolizione e smaltimento dei rifiuti.

     Da queste premesse, designers e artiste sono state invitate in questa edizione del Festival, ad una riflessione su nuovi scenari di utilizzo e produzione della materia ceramica. Una particolare attenzione è stata rivolta alla sostenibilità del prodotto, all’uso delle materie prime ed all’ uso sostenibile delle risorse naturali, nel rispetto della conservazione della biodiversità e in considerazione del rapporto con l’ambiente naturale e antropico. Tutti questi elementi e temi erano presenti nelle opere in mostra. L’idea sottesa è che la bellezza della Madre Terra ed il suo eterno richiamo orienti le nostre azioni!

Con questo Festival è stato lanciato un messaggio – lasciare un segno della volontà di tessere tra le persone intervenute, sensibili trame di resistenza rivolte alla formazione di un nuovo pensiero collettivo, ed anche un invito al dialogo sulle questioni più urgenti del nostro tempo -. Nelle opere esposte visibili sono stati i racconti dei disastri dell’uomo verso la natura ed il surriscaldamento climatico, con la volontà delle artiste di coinvolgere, d’incitare l’osservatore a proteggere e rispettare il pianeta. Esposizioni che esaltano il messaggio delle donne che tutelano e proteggono, sul filo di una militanza femminista ed ecologista.

   La natura è qui la fonte di ispirazione, dove il designer contemporaneo vive alla ricerca di sintonia con l’ambiente: le opere si compongono di richiami alla germinazione e alla grande resilienza del mondo vegetale e animale; d’ innesti ceramici tra natura e sua contaminazione; di accostamento di ceramica e legno consumato dal tempo, di riciclo di oggetti, di terra bruciata ed accenni a cromie d’acqua che man mano si ritirano e che pongono l’attenzione alle nuove priorità del millennio. 

    Un percorso di sacralità e bellezza della madre natura che si alterna ad una rappresentazione del profano con cui la stessa natura viene oltraggiata e stuprata. Esposizioni materiche, orme semplici, versatili e funzionali dalle bicromie naturali che esaltano la bellezza della terra, fra tradizione e attualità. Una natura che nonostante gli uomini cercano di distruggere, è così potente da superare la devastazione umana ed è ancora capace di rigenerarsi e ricostruire un nuovo paesaggio. 

    In molte opere esposte è presente il richiamo a quell’evanescenza della vita quale espressione di un’infinita ricerca di quella sottile linea tra potenzialità e vulnerabilità, origine e fine, eternità, vita e memoria. Catturare e preservare la bellezza effimera della natura un concetto concentrato e stilizzato dal contenuto complesso della natura umana e del suo ‘pensare’. La “terra” che plasmata modellata diviene espressione per una comunicazione poetica. La materia stessa in molte opere viene accentuata dagli stessi colori terrosi con una grande forza espressiva e garbo. Lo stimolo creativo proposto, ben recepito nelle opere esposte, veicola un’esperienza emotiva, sollecitando tutti i presenti al Festival ad una riflessione in merito all’importanza di tutelare la nostra Madre Terra. 

immagini

 

Matres Festival 2022 mostre personali e installazioni: 

Complesso Monumentale di San Giovanni- Cava de’ Tirreni- Elisa D’Arienzo- Patty Wouters -  Sandra Ban- Sandra Baruzzi - kristina Ancutaite-  Lise Zambelli-  Hyun Kyung Yoon-  Juwon Han - Sansuk Park- Yaeji Kim - Mirta Morigi - Maria Cotellessa e Elisabhet Ubee - Gelardina Theodolu- Lauren Kearns

Complesso Monumentale Santa Maria del Rifugio- Cava de’ Tirreni: - Gruppo Argilrosa -Marina Fabbri-  Gruppo Le Quattro Lune - Dorna Abyak- Maria Angelica Amat Dias-Silvia Barrios con l'installazione collettiva ALTARMUJERES XXI 2022 - Mostra Fotografica - “Tunisia viaggio sulle rotte della ceramica mediterranea”- Lucia Vecchiarelli - Nathalie Figliolia 

Comune di Vietri sul Mare Sala Consiliare e sale adiacenti 

- Renata Ferraz  Do Amaral - Petra Lindenbauer  - Elisabetta Brunetti Buraggi - Jihun Chung

Congrega Letteraria -  Vietri sul Mare:- Nuria Pozas  - Agnes Duerrschnabel 

 

cartarrow-uparrow-right