Serie Qanat, 2022
Pietra vulcanica, argilla, smalto.
20x100x15 cm
Il lavoro di Ehsan Shayegh trascende le mere forme teoriche e precise, abbracciando un approccio pratico. Ciò che potrebbe sembrare una semplice stoviglia da mensa a un osservatore casuale ha un significato più profondo. Ehsan sogna con i suoi oggetti, immaginando le loro origini oscure. Le sue creazioni sono azioni, non semplici esposizioni, e ogni pezzo è un viaggio attraverso materiali e tecniche simili ai sistemi idrici dell’antico Iran. “Qanat” ricorda il sistema primitivo che portava vita, energia, stupore e mistero. (Luigi Meneghelli)
Ehsan attualmente risiede tra-Verona e Teheran. A Teheran si è laureato in ingegneria
metallurgica con particolare attenzione alla ceramica per poi laurearsi in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Verona, dove consolida la sua carriera artistica in Italia. Ha cominciato esponendo le sue opere nel 2010 prendendo parte a molte mostre individuali e collettive. In Eshan la sua esplorazione artistica si concentra e siapplica in particolare alla ceramica e pietra vulcanica.
L’opera, in circolo, in alcuni aspetti quasi metafisica, consente allo spettatore di mettersi in movimento; racconta una personale cosmogonia rappresentate dalle materie inorganiche e il legame con l’acqua, in un circolo di energia, un legame originale tra terra e acqua, portatrice di vita, ma anche un richiamo al problema del surriscaldamento globale e alla siccità, temi che presenti in modo significativo che comportano una significativa nella sua ricerca artistica, proprio in virtù di quel legame tra vita e arte. L’opera è stata esposta a Napoli, Lapis Museum – Museo dell’acqua Napoli “SUBTERRA – L’Impronta dell’acqua” 7 dicembre 2023 – 1 giugno 2024 Ha partecipato con alcune delle sue opere al Festival Internazionale della Ceramica Femminile Matres, 2023 a Cuba.