La mostra concorso “VISIONI” si è rivolta ad artiste ceramiste di tutto il mondo che lavorano con la ceramica nell’arte e nell’artigianato d’eccellenza e del design . Diverse le espressioni linguistiche e tecnico artistiche presenti nelle visioni delle ben oltre 150 artiste – ceramiste partecipanti alla mostra concorso e provenienti da circa 30 nazionalità differenti (dall’America latina, agli USA, dalla Tunisia alla Turchia, all’Iran, Iraq, Corea e Thailandia oltre all’ampia rappresentanza di nazioni europee).
La riflessione sull’importanza della tutela della Madre Terra presente in tutte le proposte del Festival si ritrova nella mostra concorso Visioni.
Il Premio Matres è stato organizzato dall’APS Pandora Artiste Ceramiste con il patrocinio della Regione Campania, del Consolato tunisino di Napoli, dell’Istituto di cultura coreano a Roma, in collaborazione con i comuni di Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare, il Cna di Salerno e la Regione Campania.
La composizione della giuria:
Elena Agosti, direttore e conservatore presso il museo di Villa Lattes
ed esperta di ceramica;
Maria Grazia Gargiulo, conservatrice e storica dell’arte;
Nurye Donatoni, collaboratrice di Ivat e coordinatrice Mav di Aosta
OPERE VINCITRICI
1° premio Stefania Spanedda (Italia) Forma primordiale/ Primordial form
Motivazione: Forma primordiale è un pezzo realizzato con la tecnica Raku e Naked Raku (Raku nudo) nel 2022. Quest’opera è stata scelta per l’eleganza e la sinuosità di questa forma archetipica. L’essenzialità stilistica mette in risalto la connessione profonda di Stefania con la materia. La spirale aurea è il risultato di un’ottima conoscenza tecnica ed in particolare dei processi di riduzione, il simbolismo ci riporta all’origine della vita e al tema del Festival Matres di quest’anno: Naturantis, la tutela della Madre Terra. La sua arcana bellezza, la setosità della superficie e la forma geometrica che ci ricorda lo schiudersi di un seme, ci riporta alla forza generatrice della vita, alla fertilità, alla madre terra appunto, simbolo di una natura preziosa da tutelare e proteggere.
2° premio Doran Abyak (Iran) Io sono dove c’è il dolore / I’ am where there is pain
Motivazione: l’opera Io sono dove c’è il dolore, un pezzo in Paperclay di porcellana con argille miste, è un’opera dalle grandi dimensioni frutto di una grandissima perizia tecnica. Ci ricorda il luogo fisico di nascita della vita e la sua fragilità, un bacino portatore di grande gioia, ma solo dopo il travaglio e il dolore. L’opera presenta una rottura accidentale avvenuta durante il trasporto della stessa e la sua ricucitura, non il prezioso kintsugi, ma una ricucitura che potremmo definire chirurgica, ci invita a riflettere sulla pericolosità del parto e ci mostra il coraggio e la forza che le donne giornalmente impiegano nel loro intercedere
3° premio Mirang Roh (Corea del Sud) Persone che sognano/ People who dream
Motivazione: si è voluto premiare l’ironia ed il gusto squisitamente coreano dell’illustrazione. Con la composizione Persone che sognano l’artista ci ha riportate nel suo mondo fatto di chimoni, splendidi fiori stilizzati ed intagliati e simpatici maialini meteoropatici! L’armonia è data dal giusto equilibrio e dal rapporto con il mondo animale e vegetale
Menzione speciale Mara Tonso (Italia)Trittico: contenitori di semi / Triptych: seed containers
Motivazione: un’opera materica composta con argille di Castellamonte, terraglia, ingobbi ed ossidi, ci riporta ai primordiali usi della ceramica come stoviglia ed utensile, il legame con la terra in quanto generatrice di cibo, ed in particolare il seme, simbolo di rinascita.
Segnalazione Sandra Ban (Croazia) – Aprire la profondità dell’anima /Open soul subsound
Segnalazione Haidi Farouq (Iraq) – Fiore vicino al mio studio / Flower near my sudio
Segnalazione Roberta Barlati (Italia) Delizia- gioa / Delight – joy
Segnalazione Angeliki Papadopoulou (Grecia) – Terra preziosa/ precious earth
Segnalazione Edi Magi (Italia) Maree/Tides
Menzione Pandora Alev Oskay (Turchia) –Vortice/Vortex